Spesso mi sono
imbattuto in affermazioni del tipo: “le proteine della carne sono migliori, in
quanto Nobili, mentre quelle dei legumi, Povere”; oppure del tipo, “ma come,
non mangi carne? da dove prendi le proteine?”.
Credo sia
successo spesso anche a voi, di ascoltare simili affermazioni!
Per mia fortuna,
circa un mese fa, ho seguito un fantastico corso di alimentazione energetica
del Dott. Golia Vincenzo Pezzulla, Naturapata e persona straordinaria. Il corso
mi ha illuminato su questo concetto errato, nel considerare le proteine dei
legumi “scadenti” rispetto a quelle della carne.
L’etichetta di Povere e Nobili arriva da molto lontano. Anticamente solo una parte del popolo, ovvero i Nobili, poteva permettersi di comprare la carne, mentre la parte più Povera, aveva un alimentazione prevalentemente basata sui legumi.
Di fatto, quindi, proteine PER i nobili e proteine PER i poveri. Non lasciamoci ingannare dal messaggio inconscio che arriva associandogli questi aggettivi. :-)
Sostanzialmente, non
vi è grossa differenza di qualità tra le due proteine, fatta eccezione che le
proteine dei legumi mancano di 2 aminoacidi, curiosamente, presenti nei
cereali.
Quindi, state tranquilli,
sopravviviamo da 4000 anni, i nostri antenati, sembravano già saperlo, l’uomo infatti
ha sempre saputo combinare questi cibi. I nostri nonni non ci hanno insegnato piatti
del tipo legumi e pasta?
In Italia, pasta
e fagioli, riso e piselli, polenta e fagioli, oppure in Africa, cuscus e ceci,
miglio ed arachidi, in Oriente, riso e soia. Tutto il mondo ha sempre mangiato cereali
insieme ad un legume, anche in assenza della scienza. :-)
Alcuni trucchi
nell’uso dei legumi:
- Mettere in ammollo i legumi il giorno prima con un cucchiaino di bicarbonato, allontana i Fitati, che tendono ad opporsi all’assorbimento del ferro. Il giorno dopo, si butta via l’acqua e si cucinano;
- Assumere vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro, (un bicchiere di acqua e limone a fine pasto è sufficiente);
- Per rendere i legumi più digeribili, cucinarli con l’alga KOMBU, un pezzettino di 2 centimetri. Si riduce il tempo di cottura e si evita “l’effetto collaterale” dell’aria nel pancino :-)
Ciao, il viaggio
continua…
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