Intervista di Rosmunda Cristiano su http://www.risonanzemediatiche.it
Antonio Piscopo, 36 anni, sposato con un figlio piccolo (16 mesi), Andrea, ed una “figlia”, un bel pastore tedesco di 5 anni, Giada. “Vengo
da una famiglia operaia, cresciuto senza eccessi e con grossa
gratitudine ai miei genitori per non avermi comunque fatto mancare
nulla. Ho sempre cercato di non pesare molto sulle loro finanze con
richieste assurde e nei limiti ho contribuito agli studi con borse di
studio non perdendo tempo. Figlio dell’era industriale, sono cresciuto
con la convinzione di dover studiare sodo per trovare un lavoro “sicuro”
da dipendente che potesse garantirmi un futuro tranquillo”.
Laureato in Ingegneria meccanica, cominciò ragazzotto, la sua
esperienza in una grande azienda. Ben presto fece i conti con tutti i
falsi miti con i quali era cresciuto e contemporaneamente iniziò a
pensare che forse sarebbe stato meglio valutare altre opportunità ed
affacciarsi nel mondo dell’ imprenditoria con l’obiettivo di arricchire se stesso e non solo le tasche di qualcun altro. Insieme a due amici di
viaggio straordinari, costituì un’agenzia di pubblicità (di cui era
amministratore) che nel corso degli anni, ha regalato loro grandi
soddisfazioni professionali unitamente ad una grande formazione
professionale sul di marketing e sulla vita in generale. Un’esperienza
che gli ha consentito di avere una mente aperta rispetto a quanto la
prima attività richiedeva, relegandolo in un contesto freddo, tecnico e
conciso. “Il doppio impiego mi impegnava molte ore al giorno ma il lavoro duro mi ripagava economicamente dei miei sforzi – prosegue –
Seguivo il modello tradizionale “più lavori e più guadagni!” Tutto mi
sembrava chiaro. Finché, 9 anni fa, ho perso mio padre a cui ero molto
legato (ed a cui devo l’avermi insegnato cosa significano “lealtà” ed
“umiltà”), e che, dopo una vita di sacrifici, è riuscito a godersi un
solo anno di pensione prima che una grave malattia gli impedì di godersi
delle gioie che la vita gli avrebbe riservato. A quel punto decido di
non meritare anche io un simile epilogo. Comincio una profonda e
difficile riflessione su ciò che volevo davvero, ma tutto ciò che mi era
stato insegnato era “lavorare sodo”, ed io, lavoravo e lavoravo ancora
di più”.
La svolta della sua vita, come lo è per molti, fu la nascita del
figlio. Ritornava a casa che lui già dormiva e lo vedeva crescere solo
nei week end. Non scorgeva vie di uscita; da un lato voleva godersi
questi stupendi momenti di affetto che non sarebbero mai più tornati, e
dall’altro, le esigenze, le responsabilità e le necessità crescevano
sempre di più. “Mi ero reso conto di essere finito “nella ruota del criceto!” – rivela – Grazie
alla lungimiranza di mio cognato conosco “Vemma”, una straordinaria
azienda con dei fantastici prodotti. Mi presentano il loro progetto di
marketing: è stata una folgorazione. In quel momento ho visto il mio
futuro ed il mio obiettivo è stato chiaro: raggiungere la libertà
finanziaria in 5 anni per me e la mia famiglia! Ho lasciato l’agenzia di
pubblicità, una scelta coraggiosa e dolorosa, ed ho intrapreso questo
straordinario viaggio insieme alla mia famiglia, ritornando a sognare!”
Cambio
la mia alimentazione, comincio a seguire corsi di formazione, a
divorare libri, mi interesso agli studi Diana e Campbell, divento un
appassionato incredibile di sana alimentazione, contagiando tutta la
famiglia!
POTESSI TORNARE INDIETRO COSA FARESTI MEGLIO E COSA NON FARESTI AFFATTO? “Non
perderei tempo con persone non disposte a migliorare se stesse e la
propria vita ed investirei più tempo sulla mia crescita personale. “Se
vuoi di più, devi essere di più”, piuttosto che “fare di più”.
QUALI SONO STATE LE TUE PIU’ GRANDI DIFFICOLTA’? “Le mie credenze
mi hanno rallentato, spesso preferirei farmi un bel “lavaggio del
cervello” prima di valutare un’opportunità. La difficoltà con la quale
ancora tutt’oggi mi scontro è legata al fatto che le persone sono restie
a valutare mercati e tipologie di business “poco tradizionali” e che
non appartengono all’era industriale. Spesso le persone pur non avendo
competenze ed esperienze specifiche si ergono ad esperti tuttologi e si
lasciano scappare delle opportunità che poi non ritornano. La società ha
tolto a tutti la voglia di sognare e senza un sogno che ti fa muovere
il “culo” resta solo il conforto di essere confinati nella propria
mediocrità”.
QUALI CREDI SIA LA QUALITA’ CHE TI HA PERMESSO DI RAGGIUNGERE I MIGLIORI RISULTATI NELLA TUA VITA? “Indubbiamente la costanza e la perseveranza. Ma sono principalmente un sognatore”.
QUALI COMPETENZE AVREBBERO POTUTO FACILITARE IL TUO PERCORSO? “Non
credo sia una questione di competenze, nessuna di esse non può essere
acquisita se si ha veramente un obiettivo; certamente se fossi vissuto
in un contesto dove “osare” fosse stato un verbo digerito più
facilmente, probabilmente alcune scelte le avrei fatte prima”.
COS’E’ PER TE IL SUCCESSO? “Il successo è vivere con gratitudine,
avere affetti sinceri, essere una persona con rapporti sociali leali,
essere un esempio per gli altri, possedere il senso di libertà. Il
successo è vivere perseguendo uno scopo godendosi il viaggio… ed i
risultati!”
COSA CONSIGLIERESTI ALLE PERSONE CHE VOGLIONO AVVIARE UN’ATTIVITA’? “Di
sognare in grande, la forza del “perché” è il motore che ci fa
affrontare con determinazione e perseveranza le difficoltà senza mai
mollare, concentrandosi sulla soluzione e non sul problema. Suggerisco
soprattutto di cancellare le proprie credenze ed aprire la mente verso
le nuove frontiere del business, quelle non sentono crisi. In ultimo, di
investire sulla propria crescita personale”.
COME FISSI I TUOI OBIETTIVI? “Fisso prima gli obiettivi a lungo
termine e poi quelli intermedi che mi porteranno al raggiungimento
inevitabile del primo fissato. Ma prima di fissare bisogna decidere qual
è l’obiettivo. Se non hai chiaro dove andare puoi intraprendere
qualsiasi sforzo, ma non ci arriverai mai”.
COSA TI MOTIVA AL LAVORO? “La motivazione non mi arriva da quello
che mi circonda, la trovo dentro di me, ogni giorno, è il mio “perché”.
Non esiste motivazione più forte del proprio perché”.
CHI E’ IL TUO MENTORE? “No ho un mentore di riferimento, mi faccio guidare molto dalle storie di chi mi ha preceduto”.
COS’HA SPINTO UN IMPRENDITORE DI SUCCESSO COME TE AD INTRAPRENDERE, ANCHE, UNA COLLABORAZIONE CON LA VEMMA GROUP? “La
ricerca della libertà. Vemma mi ha ridato la speranza. Ora so dove
voglio arrivare e conosco la strada da seguire. Vemma è stimolante,
divertente, ed una volta intrapresa quest’attività non vuoi fare altro.
Decidi tu il tempo da dedicargli, ti impegna part time e più vai avanti
più ti impegnerà meno, restituendoti attraverso delle entrate economiche
automatiche la libertà di gestire al meglio il tuo tempo. Vedere
giovani uscire dallo status Quo e prendere in mano il proprio futuro mi
riempie di gioia, vedere imprenditori di successo, impegnati
costantemente nelle proprie attività. Scegliere Vemma come compagna di
viaggio, con passione e dedizione… è straordinario! Vemma rappresenta
per tutti noi uno stile di vita, aiutiamo gli altri a raggiungere i
propri sogni condividendo un messaggio e raccontando la propria
esperienza. Tutto qui, nel 21 secolo tutto questo è possibile, basta
guardare oltre. Il mio treno è partito, tra 4 anni raggiungerà la mia
destinazione e sono pronto ad aiutare chi ha voglia di salirci su.
Insieme possiamo goderci il viaggio in business class!
Così
ho deciso di raccontare la mia esperiernza attraverso un Blog,
condividendo tutto il mio Know-how acquisito sull'alimentazione in
genere e le mie intuizioni imprenditoriali. Sapere di fare del bene
contribuendo a migliorare lo stato di salute di alcuni e che le mie
esperienze possa essere motivo di spunto per altri, mi rimpie la vita di
soddisfazione.”
Fonte Articolo: http://www.risonanzemediatiche.it/2015/01/16/antonio-piscopo-un-sognatore-perseverante-costante/
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